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LA
RISERVA NATURALE TEVERE-FARFA
Negli anni fra il 1953 ed il 1955
l'ENEL realizzò uno sbarramento idroelettrico sul fiume Tevere, in
località Meana (Comune di Nazzano), il quale diede luogo alla formazione
di un vasto bacino artificiale costituito dall'ultimo tratto del torrente
Farfa e da un tratto del Tevere.
Le caratteristiche morfologiche ed
idrologiche del bacino fluviale si sono in tal modo radicalmente
trasformate, sino a consentire lo sviluppo, lungo le rive e sulle
superfici sommerse, di una vegetazione di tipo palustre, la quale offre
rifugio a numerose specie di uccelli acquatici, i quali vi sostano
soprattutto nei periodi di svernamento e di migrazione.
La vegetazione dell'area è
caratterizzata da un eccezionale numero di varietà, determinato dalla
particolare posizione geografica e dal particolare clima creatosi, fra le
quali prevalgono il Leccio, la Roverella, il Cerro, l'Orniello e il
Carpino nero, mentre fra gli arbusti che caratterizzano il sottobosco
troviamo diverse piante mediterranee come il Lentisco, l'Ilatro e lo
Stracciabraghe (Smilax aspera), oltre ad alcune specie di orchidee
selvatiche.
Queste formazioni boschive danno vita
ad un irresistibile richiamo per molte specie di uccelli, che tra i fitti
alberi edificano i loro nidi o vi trovano rifugio; tra le più comuni
segnaliamo la Cinciarella, la Cincia bigia, il Picchio rosso maggiore, lo
Scricciolo, il Pettirosso, la Ghiandaia, il Rigogolo, la Poiana, lo
Sparviere, l'Allocco, il Gufo comune e il minuscolo Assiolo.
La maggior parte dei volatili presenti
presso la Riserva Naturale sono migratori, i quali al termine della
nidificazione si spostano nei luoghi di svernamento; tra questi meritano
menzione il Succiacapre, curioso volatile dalle abitudini crepuscolari e
dall'insolito aspetto, ed il Rondone, ma anche il Nibbio bruno
(l'operatore ecologico del fiume), che si può osservare mentre cattura
pesci morti, o anche vivi, in prossimità della superficie dell'acqua.
Fra le molte specie di mammiferi
presenti le più comuni sono il Tasso, la Puzzola e l'Istrice, il più
grande roditore presente, mentre l'unico mammifero acquatico presente è la
Nutria.
La vegetazione ripariale è
caratterizzata in prevalenza dal Salice bianco, dal Pioppo (Populus
alba e Populus nigra) e dall'Ontano, mentre nel sottobosco erbaceo,
dato lo scarso ombreggiamento dovuto alla leggerezza delle chiome della
componente arborea, troviamo poche specie, tra le quali l'Ortica, il
Luppolo e l'Equiseto,
La creazione dell'invaso ha inoltre
determinato la crescita di vaste aree di canneti, ove si rifugiano i
numerosi contingenti di migratori acquatici che attraversano il nostro
paese nelle migrazioni autunnali e primaverili: tra le anatre troviamo il
Mestolone, il Codone, l'Alzavola, la Marzaiola, il Fischione, la
Canapiglia, il Moriglione, la Moretta, la Folaga e la Gallinella d'acqua.
Sono inoltre presenti il Tarabuso
maschio, l'Airone cenerino, l'Airone bianco maggiore, la Garzetta, il
Falco di palude, il Falco pescatore, l'Airone rosso, la
Pittima reale, il Piro-piro piccolo, la Pantana e non di rado, nei periodi
primaverili, il Cavaliere d'Italia. |