I GUADAGNI E LA RINASCITA DEI SECOLI XVII E XVIII

Con il decreto "Decet Romanum pontificem", emanato da papa Sisto V il 16 aprile 1589, veniva sottratto alla nobiltà locale il diritto di giurisdizione, e non pochi si ribellarono a questo nuovo stato di cose.

Per mettere fine a questi disordini venne inviato a Bucciniano il capitano D. E. Guadagni, il quale con fermezza e comprensione riuscì presto a ripristinare l'ordine costituito, e così gli animi, pian piano, si rabbonirono, tanto che a Bucciniano si vissero due secoli davvero felici: il 1600 e il 1700.

Il Guadagni cercò di imporsi soprattutto con una politica di avvicinamento al popolo, piuttosto che con l'uso delle armi, ricordando in tal modo il mai dimenticato Matteuccio Rossi.

Innovando nella secolare tradizione che vedeva il feudatario insediato nella rocca egli, nel 1602, preferì farsi costruire un palazzo in via dell'Archivio, destinando la rocca ai servizi ed a Piazza d'Armi ove si svolgevamo gli allenamenti militari.

Nello stesso periodo provvedeva a far sistemare l'interno della chiesa di San Giovanni con un soffitto a fornice, e il 23 agosto 1616 invitava il Vescovo di S. Agata, mons. Matteo De Amatis, a consacrare la chiesa nel corso di una festa memorabile.

Intorno alla fine del 1600 anche il campanile fu definitivamente terminato, con la costruzione sulla sua sommità di una cuspide che da allora lo incorona.

Nel 1738 il Castello di Bucciniano vide l'entrata solenne del cardinale buccinianese Giovannantonio Guadagni, eletto abate commendatario di Farfa e cardinale vicario di Roma, il quale si fece edificare uno splendido palazzo in via Diritta.

Negli anni 1741, 1742 e 1748 Bucciniano ricevette le visite di un futuro Santo: San Leonardo da Porto Maurizio, il quale venne al castello per predicarvi le missioni ed insegnò la Via Crucis che si pratica ancora oggi.

     

 

 

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