LA GUERRA PER L'ERBA DI COLTIMONI
Purtroppo, dopo la morte di Matteuccio,
uomo di pace e di larghe vedute, i Buccinianesi iniziarono una guerra tanto inutile quanto stupida: la guerra per l'erba di Coltimoni.
Gli abitanti di Fara Sabina
sostenevano che una volta raccolti i frutti del terreno l'erbatico,
ovvero il diritto di falciare l'erba o di far
pascolare il bestiame su prati comuni, apparteneva a tutti, così
come era in uso presso tutti i possedimenti legati all'Abbazia di Farfa,
mentre i Buccinianesi sostenevano che anche tale diritto fosse di loro esclusiva
proprietà
In breve tempo dalle parole si passò
ai fatti e una guerra assurda venne combattuta sotto le mura di Bucciniano, sotto
quelle di Fara Sabina e presso il "Fosso delle Armi", a Ponticchio, con notevole numero di vittime in entrambe
le fazioni.
Della situazione di debolezza nella
quale viveva il castello in quel triste periodo ai primi del 1400
approfittarono gli sgherri di Nicolò Orsini, i quali forzarono le sue
strutture, e vi penetrarono di prepotenza, saccheggiarono case e palazzi,
si abbandonarono a violenze e scorrerie di ogni genere e danneggiarono
gravemente le mura, la rocca, il ponte levatoio e la torre di difesa.
Sicché, ai debiti contratti per
sovvenzionare la inutile guerra con Fara Sabina, si aggiunsero quelli
cumulati per provvedere alla riparazione del castello, indispensabile per
non rimanere esposti alle mercé di chiunque.
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